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18 nov 2016

BREXIT: ricerca seconda media













1) Brexit: conseguenze politiche

David Cameron ha annunciato le sue dimissioni da primo ministro e da leader del partito conservatore. A sostituirlo con molta probabilità sarà una nuova amministrazione conservatrice, nettamente più anti-UE.

2) Brexit: conseguenze sui partiti euroscettici


I partiti di estrema destra, soprattutto in Europa occidentale, prenderanno molta forza dalla Brexit. Il Fronte Nazionale francese, il cui leader è Marine Le Pen, è sotto la lente in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. E’ improbabile che vinca, ma il risultato sarà storico.
L’estrema destra probabilmente non riuscirà a salire al potere in ogni paese dell’UE ma sarà abbastanza forte da dominare nel dibattito politico, a sinistra e a destra, e quindi influenzare le azioni dei governi. La politica dell’immigrazione ne sarà un esempio calzante.

3) Brexit: conseguenze sui rapporti con l’UE


L’UE sarà sotto pressione per elaborare delle proposte per una maggiore integrazione. Il cosiddetto «Rapporto Cinque Presidenti» dello scorso anno non sarà sufficiente. Se è vero che un’Unione economica e monetaria è fuori portata, i francesi e i tedeschi saranno impegnati a presentare dei piani per una maggiore cooperazione in settori quali la difesa e la sicurezza interna.

4) Brexit: conseguenze su tutta l’Unione Europea


La Brexit altererà l’equilibrio interno dell’UE. Con la Gran Bretagna fuori, i sette paesi europei senza euro rappresenteranno solo il 15 per cento della produzione economica europea, a differenza di oltre il 30 per cento con la Gran Bretagna dentro.
La Brexit aumenterà la supremazia politica ed economica della Germania in Europa.

5)Brexit: le cause del referendum



Il partito conservatore del Regno Unito ha promesso di concedere un referendum al popolo inglese sulla Brexit qualora fosse riuscito a vincere le elezioni generali nel 2015.Cameron ha trionfato e la Regina, formalmente, ha chiesto al primo ministro di formare un nuovo Governo nel Regno Unito per una seconda volta. Infatti, Cameron era già stato eletto nel 2010.Cameron ha passato i mesi successivi alla sua rielezione andando in giro per le capitali europee cercando di acquisire consensi dai leader dei Paesi dell’Unione Europea su un pacchetto speciale di riforme. Solo con l’approvazione di questo piano da parte dell’Unione Europa Cameron avrebbe accettato di spingere il popolo inglese a votare contro la Brexit, invece che a favore.

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