1) Brexit: conseguenze politiche
David Cameron ha annunciato le sue dimissioni da primo
ministro e da leader del partito conservatore. A sostituirlo con molta
probabilità sarà una nuova amministrazione conservatrice, nettamente più
anti-UE.
2) Brexit:
conseguenze sui partiti euroscettici
I partiti di estrema destra,
soprattutto in Europa occidentale, prenderanno molta forza dalla Brexit. Il
Fronte Nazionale francese, il cui leader è Marine Le Pen, è sotto la lente in
vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. E’ improbabile che vinca,
ma il risultato sarà storico.
L’estrema destra
probabilmente non riuscirà a salire al potere in ogni paese dell’UE ma sarà
abbastanza forte da dominare nel dibattito politico, a sinistra e a destra, e
quindi influenzare le azioni dei governi. La politica dell’immigrazione ne sarà
un esempio calzante.
3) Brexit:
conseguenze sui rapporti con l’UE
L’UE sarà sotto pressione per
elaborare delle proposte per una maggiore integrazione. Il cosiddetto «Rapporto
Cinque Presidenti» dello scorso anno non sarà sufficiente. Se è vero che
un’Unione economica e monetaria è fuori portata, i francesi e i tedeschi
saranno impegnati a presentare dei piani per una maggiore cooperazione in
settori quali la difesa e la sicurezza interna.
4) Brexit:
conseguenze su tutta l’Unione Europea
La Brexit altererà
l’equilibrio interno dell’UE. Con la Gran Bretagna fuori, i sette paesi europei
senza euro rappresenteranno solo il 15 per cento della produzione economica
europea, a differenza di oltre il 30 per cento con la Gran Bretagna dentro.
La Brexit aumenterà la supremazia politica ed economica della Germania in Europa.
La Brexit aumenterà la supremazia politica ed economica della Germania in Europa.
5)Brexit: le
cause del referendum
Il partito conservatore del
Regno Unito ha promesso di concedere un referendum al popolo inglese sulla
Brexit qualora fosse riuscito a vincere le elezioni generali nel 2015.Cameron
ha trionfato e la Regina, formalmente, ha chiesto al primo ministro di formare
un nuovo Governo nel Regno Unito per una seconda volta. Infatti, Cameron era
già stato eletto nel 2010.Cameron ha passato i mesi successivi alla sua
rielezione andando in giro per le capitali europee cercando di acquisire
consensi dai leader dei Paesi dell’Unione Europea su un pacchetto speciale di
riforme. Solo con l’approvazione di questo piano da parte dell’Unione Europa
Cameron avrebbe accettato di spingere il popolo inglese a votare contro la
Brexit, invece che a favore.
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