PARTE PRIMA
Il Re nemico era un bel giovanotto; appena vide Fanta-Ghirò gli venne il sospetto che fosse una ragazza e non un generale, e la invitò al suo palazzo per mettersi d'accordo sulle ragioni della guerra prima di cominciare a battagliarsi.
Il Re nemico era un bel giovanotto; appena vide Fanta-Ghirò gli venne il sospetto che fosse una ragazza e non un generale, e la invitò al suo palazzo per mettersi d'accordo sulle ragioni della guerra prima di cominciare a battagliarsi.
Arrivarono al palazzo di questo Re, e lui subito corse da sua madre. - Mamma, mamma, - le disse, - sapessi! c’è qui con me il generale che comanda l'esercito contrario, ma lo vedessi!
Fanta-Ghirò, persona bella,
Ha gli occhi neri e dolce la favella,
O mamma mia, mi pare una donzella.
Disse la madre: - Portalo nella sala d'armi. Se è una donna non gliene importerà nulla delle armi e non gli darà neanche un'occhiata.
Il Re condusse Fanta-Ghirò nella sala d'armi. Fanta-Ghirò cominciò a staccare le spade appese al muro, a guardare come s'impugnavano, e a sollevarle per sentirne il peso; poi passò agli schioppi e alle pistole e li apriva, guardava come si caricavano. Il Re tornò di corsa dalla madre: - Mamma, il generale brancica le armi come un uomo. Ma io più lo guardo più resto della mia idea.
Fanta-Ghirò, persona bella,
Ha gli occhi neri e dolce la favella,
O mamma mia, mi pare una donzella.
La madre disse: - Portalo in giardino. Se è donna, coglierà una rosa o una viola e se la metterà al petto; se è uomo, sceglierà il gelsomino catalogna, l'annuserà, e lo metterà all'orecchio.
E il Re andò a passeggio con Fanta-Ghirò nel giardino Lei avanzò una mano verso il gelsomino catalogna strappò un fiore, l'annusò, e poi lo mise dietro l'orecchio. Il Re tornò da sua madre in grande affanno: - Ha fatto come un uomo, ma io resto della mia idea.
Fanta-Ghirò, persona bella,
Ha gli occhi neri e dolce la favella,
O mamma mia, mi pare una donzella.
La madre capì che il figlio era innamorato cotto e gli disse: - Invita il generale a desinare. Se per tagliare il pane l'appoggia sul petto è una donna, se invece lo taglia tenendolo per aria è certo un uomo e tu ti sei preso tanta passione per niente.
Ma anche questa prova andò male, Fanta-Ghirò tagliò il pane come un uomo. Il Re però continuava a ripeta alla madre:
Fanta-Ghirò, persona bella,
Ha gli occhi neri e dolce la favella,
O mamma mia, mi pare una donzella.
E allora fai l'ultima prova, - gli disse la madre. - Invita il generale a fare il bagno con te nella peschiera in giardino. Se è donna, rifiuterà di sicuro.
Lui fece l'invito e Fanta-Ghirò disse: - Si, si, con piacere, ma domattina -. E preso da parte Tonino lo scudiero, gli disse: - Allontanati dal palazzo e domani arriva con in mano una lettera coi bolli di mio padre nella lettera ci dev'essere scritto: «Caro Fanta-Ghirò, sto male, in fin di vita e ti voglio vedere prima di morire,
L'indomani andarono alla peschiera, il Re si spogliò si tuffò per primo e invitò Fanta-Ghirò a far lo stesso.
- Sono sudato, - disse Fanta-Ghirò, - aspetta ancora un momentino, - e tendeva l'orecchio se sentiva il cavallo dello scudiero. Il Re insisteva che si spogliasse
Fanta-Ghirò: - Non so cos'è. Mi sento certi brividi giù per la schiena... Mi pare un segno cattivo, ci saranno disgrazie per aria..
Macché disgrazie! - faceva il Re in acqua. - Spogliatevi e buttatevi giù che si sta così bene! Che disgrazie volete che ci siano?
In quella si sente uno zoccolio di cavalli, arriva lo scudiero e dà a Fanta -Ghirò una lettera coi bolli reali.
Fanta-Ghirò si fece pallida: - Mi rincresce, Maestà, ci sono delle cattive nuove. Lo dicevo io, che quei brividi erano un brutto segno! Mio padre sta per morire e mi vuole rivedere . Bisogna che parta immantinente.
Non ci resta che far la pace e se c'è ancora qualche questione in sospeso, venite a trovarmi nel mio regno. Addio. Un bagno lo farò un'altra volta, - e partì.
Il Re rimase solo e nudo nella peschiera. L'acqua era fredda e lui disperato: Fanta-Ghirò era donna, ne era sicuro, ma partiva senza che lui se ne fosse sincerato.
Prima di partire Fanta-Ghirò era passata nella sua stanza a prendere le robe. E sul letto lasciò un foglio, con su scritto:
Donna è venuta e donna se ne va
Ma riconosciuta il Re non l'ha.
Quando il Re trovò il foglio rimase lì come un allocco, allora tra il dispetto e l'allegrezza. Corse da sua madre: Mamma! Mamma! L'avevo indovinato! Era una donna e senza lasciare il tempo alla madre di rispondere, salì in carrozza, e via a tutta carriera, sulle tracce di Fanta-Ghirò.
Fanta-Ghirò, giunta al cospetto di suo padre, l'abbracciò e gli raccontò come ella aveva vinto la guerra, e di smettere i progetti d' invasione al Re nemico. Ed ecco, s'udì dal cortile un rumor di carrozza. Era il re nemico che arrivava fin lì, innamorato cotto e appena la vide, disse: - Generale, vuoi diventare la mia sposa?
Si celebrarono le nozze, i due Re fecero la pace e quando il Re suocero morì lasciò tutto al Re genero, e Fanta-Ghirò persona bella diventò regina di due Regni.
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