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2 nov 2018

Italo Calvino: I DUE GOBBI




C’erano due  gobbi, fratelli. Il gobbo più giovane disse: - Voglio andare a far fortuna e si mise in viaggio. Cammina cammina, dal tanto camminare si perdette in un bosco.
«E ora cosa faccio? Se venissero gli assassini...  Meglio che salga su quest'albero». Quando fu sull'albero, sentì un rumore. «Eccoli, aiuto!»
Invece, da una buca là per terra cominciò a uscire una vecchina, e poi  un' altra vecchina,  e un'altra ancora,  tutta una fila di vecchine  l'una dietro all' altra che si misero a girare  intorno all'albero, cantando:

Sabato e Domenica!
Sabato e Domenica!

E così continuavano a girare in tondo e ripetevano sempre da capo:

Sabato e Domenica!

Il gobbo, di lassù  in  cima all'albero,  fece:

E Lunedì!

Le vecchine restarono  ammutolite,  guardarono  in  su e una di loro disse: -  Oh  chi è stata quell'anima buona che ci ha detto questa bella cosa! A noialtre non ci  sarebbe mai venuto in mente! E  si  rimisero  a  girare  intorno  all'albero,  tutte  felici, cantando:

Sabato, Domenica
E Lunedì
Sabato, Domenica,
E Lunedì!

Dopo un po' che giravano, s'accorsero del gobbo che, era in mezzo ai rami. Lui tremava. - Per carità, vecchine, non m'ammazzate: m'è scappato detto quello, ma non volevo dir nulla di male.
-                                 Anzi, scendi, ti vogliamo ricompensare. Chiedi qualunque grazia e te la faremo. Il gobbo scese dall'albero.
-                                 Allora , chiedi!
-                                 Io sono un pover'uomo; cosa volete che chieda? La cosa che vorrei sarebbe che mi fosse levata questa gobba,  perché tutti i ragazzi mi canzonano.
-                                 E la gobba ti sarà levata.
Le vecchine presero una sega di burro, gli segarono la gobba, gli unsero la schiena con un unguento, la fecero tornare sana che non si vedeva niente, e la gobba l'appesero all'albero.
Il gobbo tornò a casa che non era più gobbo e nessuno del paese lo riconosceva più. - Ohi Ma non sei tu!
-        Gli fece suo fratello.  ·
-                   Sì che sono io! Lo vedi come sono diventato bello?
-                   E come hai fatto?
Sta' a sentire, - e gli raccontò dell'albero, delle vecchine e del loro canto.
Ci voglio andare anch'io,  - disse il fratello .
Si mise in viaggio, entrò in quel bosco, salì su quell'albero. Alla stessa ora, dal buco uscirono le vecchine cantando:

Sabato, Domenica
E Lunedì!
Sabato, Domenica
E Lunedì!

E il gobbo, dall'albero:

E Martedì!

Le  vecchie presero a cantare:

Sabato, Domenica
E Lunedì
E Martedì!

Ma non veniva bene, non tornava più il verso.
Si voltarono in su tutte invelenite: - E chi è quest'infame, chi è quest'assassino?  Cantavamo così bene e ci ha sciupato tutto! Ora non ci torna più il verso -  Finalmente lo videro tra i rami. - Scendi! Scendi!
-                   No che non scendo! -  diceva  il gobbo pieno di  paura.
-                   Voi m'ammazzate!
-                   Scendi! Non t'ammazziamo.
Il  gobbo scese, le vecchine staccarono dall'albero la gobba  di  suo  fratello e gliel'appiccicarono  davanti. -  Ecco il castigo che ti meriti! Così il povero gobbo tornò a casa con due gobbe invece di una.
(Firenze)

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