Ai tempi di Babì Babò viveva
un povero pescatore con tre figlie da marito. C'era un giovane che ne voleva in
moglie una, ma era uno che usciva solo di notte, e la gente non se ne
fidava. Così la maggiore non lo volle per
marito e la seconda nemmeno; invece la terza accettò. Le nozze si fecero di
notte, e appena furono soli, lo sposo le disse: - Devo dirti un segreto: sono
stato stregato, e la mia condanna è d'esser e tartaruga durante il giorno, e tornare
uomo solo di notte; da questa condanna posso liberarmi solo in un modo; devo
lasciare mia moglie subito dopo le nozze e fare il giro del mondo, di notte
come uomo e di giorno come tartaruga; se tornato dal giro del mondo troverò mia
moglie che m'è rimasta fedele e ha sopportato ogni disavventura per amor mio, ridiventerò
uomo per sempre.
- Sono pronta, - disse la
sposa.
Lo sposo le infilò al dito
un anello con un diamante:
- In tutte le occasioni,
questo anello ti servirà, se saprai usarlo per il bene.
Era venuto giorno, e lo sposo
si trasformò in tartaruga; e con il suo lento passo, partì per il giro del
mondo. La sposa andò a girare per la città
per trovare un lavoro. Incontrò un bambino che piangeva e disse alla madre:
- Datemelo in braccio a me,
che lo farò tacere.
- Brava, sareste, a farlo
tacere, - disse la madre. - È tutto il giorno che piange.
- Per la virtù del
diamante, - disse la sposa, - che il bambino rida, balli e salti! - E il bambino
si mise a ridere, ballare e saltare.
Poi entrò in una bottega
di panettiere e disse alla padrona: - Prendetemi a lavorare con voi, e non ve
ne pentirete-. La presero a lavorare, e lei si mise a fare il pane e disse: -
Per la virtù del diamante, che tutti vengano a comprare il pane in questa
bottega, finché ci lavorerò io! - Cominciò un andirivieni nella bottega che non
finiva più. Vennero anche tre giovanotti, che, vista la bella sposa, s'innamorarono
di lei. - Se mi lasci passare una notte nella tua stanza, - le disse uno dei
tre, - ti do mille franchi.
- Ed io, - disse l'altro, -
te ne do duemila.
- E io tre, - disse il terzo.
Lei si fece dare i tremila
franchi dal terzo e la sera lo fece entrare di nascosto in bottega.
- Aspetta un momento, - gli
disse, - che metto il lievito nella farina, anzi fammi questo piacere: mettiti
tu un momento a impastare.
L'uomo si mise a impastare,
e impasta, impasta, impasta, per la virtù del diamante non poté toglier le braccia
dalla pasta e continuò a impastare fino a giorno.
Be', finalmente hai
finito! - gli disse lei. - Ce ne hai messo di tempo!
E lo cacciò via.
Poi disse di sì a quello
dei duemila franchi, lo fece entrare appena buio, e gli disse di soffiare un
momento sul fuoco, se no si spegneva. Lui soffia sul fuoco, soffia sul fuoco,
per la virtù del diamante continuò a soffiar sul fuoco, gonfio in faccia come un
otre, fino alla mattina dopo.
- Che modo di fare! - gli
disse lei alla mattina, - vieni a trovare me e passi la notte a soffiar nel
fuoco! - E lo cacciò via.
La sera dopo, fece entrare
quello dei mille franchi. -
Io devo mettere il lievito,
- gli disse; - intanto tu va' a chiudere la porta.
L’uomo chiude la porta, e per virtù del diamante la porta si riapre.
Richiudi e riapri, passò la notte e venne il mattino.
L’hai chiusa, questa porta,
finalmente? Be', adesso riaprila e vattene.
I tre uomini, carichi di
rabbia, andarono a denunciarla. A quel tempo oltre gli sbirri c'erano anche le
donne-sbirro che servivano per quando c'era da arrestare una donna. Così
quattro donne-sbirro andarono per arrestare la sposa.
Per virtù del diamante, -
disse la sposa, - che queste donne si piglino a schiaffi fino a domattina.
E le quattro
donne-sbirro presero a tirarsi manrovesci l'un l'altra da gonfiarsi la faccia
di due dita ogni volta.
Vedendo che non
tornavano le quattro donne-sbirro con l'arrestata, furono mandati quattro sbirri
a cercarle. La sposa li vide arrivare e dice: - Per la virtù del diamante, che
questi uomini si mettano a saltare alla cavallina, - e sull'istante, uno degli sbirri
si abbassò con la schiena, un altro gli puntò le mani sulla schiena e saltò, e gli
altri due dietro, e così presero a saltare alla cavallina uno dopo l'altro.
In quel momento, col suo
passo trotterellante, ecco che arriva una tartaruga. Era il marito che tornava
dal giro del mondo, e ritrovando la moglie, tac! ridiventò un bel giovane e tale
rimase accanto a lei fino a tarda
età.
(Riviera ligure di
ponente)
Nessun commento:
Posta un commento