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23 set 2017

Esopo: LA PULCE E IL BOVE




La pulce al Bove così diceva un giorno: "Che ti fa, l'uomo che tu, con la tua mole e il tuo coraggio, gli fai da servitore, mentre io spietatamente tutto lo mordo ed il suo sangue mi bevo a grandi sorsi?" E quei: "Grato alla stirpe dell'uomo io sono. Ei mi vuol bene: oh quante volte la fronte e il fianco a me soffrega con la sua mano!". "Ahimé!", l'altra sospira; "quel soffregare che a te è sì caro, per me quando m'acchiappa, è la peggiore, proprio, delle sventure!". 

Basta l'uomo più semplice a smascherare le fanfaronate di un chiacchierone. 

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